lunedì 23 febbraio 2009

Chi non sa fare insegna


Se c'erano quattro gatti a seguire questo blog adesso gli ho dato il colpo di grazia!

Ormai non riesco più a mantenerlo aggiornato però sono sempre rintracciabile su facebook che tengo aperto mentre lavoro e che quindi mi rende acchiappabile da chiunque anche in chat.

Stasera faccio questo post mentre seguo la notte degli Oscar perchè il red carpet è noioso...

Dunque...me lo chiedo da solo...A cosa stai lavorando?

In questi giorni ho cominciato a lavorare sul numero 8 di Cornelio (scritto da Mauro Smocovich) che rappresenta il secondo episodio della nuova miniserie che partirà subito dopo il sei.

Poi sto disegnando un nuovo episodio di Unità Speciale e sto illustrando delle rubriche di Carlo Lucarelli per l'editoria scolastica. In quest'ultimo lavoro sono coadiuvato da Emmanuele Baccinelli che è un mio ex allievo alla Scuola di Fumetto di Vercelli e che sta diventando molto bravo.

Sono particolarmente fiero dei miei allievi perchè molti di loro si stanno facendo largo in questa giungla che è il mondo del fumetto, a parte Baccinelli segnalo anche Francesco Pugni che sta lavorando ad un western che uscirà in fumetteria per un piccolo editore e Federica Di Meo che sta lavorando come colorista, illustratrice di libri per ragazzi e disegnatrice per un progetto di manga on line.

Ma poi tanti altri... Anche perchè ormai insegno da otto anni con la Scuola di fumetto e da un paio d'anni nelle scuole medie e superiori del piemonte con il progetto "Approdi" quindi ho conosciuto davvero parecchie centinaia di ragazzi e alcuni dei quali davvero bravi e meritevoli.

Anche se a volte mi chiedo se sappiano davvero a cosa vanno incontro.

Ma perchè vogliono fare i disegnatori? perchè fa figo essere "artista"? ma lo sanno che è una giungla dove si combatte coltello tra i denti per emergere dalle sabbie mobili? Hanno idea di quanta gavetta occorre per arrivare a pubblicare?

Io sono stato fortunato a pubblicare subito e ho sempre lavorato senza interruzioni fino ad oggi, ma ho saputo adattare i miei disegni alle esigenze più diverse, dalla pubblicità alle illustrazioni per libri e riviste, al fumetto. Non mi posso lamentare. Cioè mi lamento spesso, ma non dovrei perchè faccio per vivere quello che desideravo fare fin da bambino e visto che non è che lo sappia fare tanto bene, allora insegno...ma voi non ditelo ai miei editori.